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La Nuova Sondrio Calcio alla presentazione del film “Io Spero Paradiso”

Nuova Sondrio protagonista alla serata del Cinema Excelsior con il film “Io spero Paradiso” La Nuova Sondrio ha preso parte con entusiasmo alla speciale serata svoltasi presso il Cinema Excelsior, dedicata alla proiezione del pluripremiato film “Io spero Paradiso” di Daniele Pignatelli, realizzato con il sostegno della Fondazione Opera Don Bosco Onlus. La pellicola racconta la storia di Giuseppe, Ciro e Cristiano, tre detenuti del carcere di massima sicurezza di Opera, colpevoli di omicidio, che producono ostie da distribuire nelle chiese di tutto il mondo. Il loro sogno è consegnarle di persona a Papa Francesco, un desiderio che rappresenta il loro percorso di riscatto e di speranza. Il film offre una profonda riflessione sulla giustizia riparativa e sulle seconde possibilità, temi centrali nell’Anno della Speranza. Durante la serata, condotta da Eugenio Gizzi, il nostro presidente Michele Rigamonti, accompagnato da alcuni giocatori (Escudero, Boschetti, Belecco e Badjie), ha voluto portare un segno di vicinanza e condivisione, donando felpe con il logo del club biancazzurro agli ospiti della Casa circondariale di Sondrio. Un gesto simbolico che si inserisce in un’iniziativa più ampia promossa dalla società, con l’obiettivo di rafforzare i valori di inclusione, solidarietà e reintegrazione sociale. L’evento, organizzato in collaborazione con i Salesiani di Sondrio, la Comunità Pastorale di Sondrio, la Fondazione Opera Don Bosco Onlus e la stessa Nuova Sondrio Calcio, ha visto la partecipazione di importanti rappresentanti istituzionali. Tra questi, il vicesindaco di Sondrio, Francesca Canovi, e Raffaella Volpatti, in rappresentanza del Comune di Sondrio, che hanno sottolineato il valore sociale dell’iniziativa e l’importanza di creare opportunità di dialogo e riflessione all’interno della comunità. Un’iniziativa accolta con entusiasmo anche dalla direttrice della Casa circondariale di Sondrio, Ylenia Santantonio, che ha sottolineato l’importanza di queste occasioni per far conoscere il mondo penitenziario dal lato umano e creare un dialogo tra il carcere e la comunità esterna. Un evento che dimostra come lo sport, la cultura e le istituzioni possano collaborare per promuovere valori di speranza e reintegrazione, costruendo ponti tra realtà diverse e offrendo nuove opportunità a chi cerca un nuovo inizio. Foto: Federico Praticò – Ariamarketing.it don Emanuele Cucchi, direttore dell’istituto salesiano Don Bosco di Sondrio Il momento della consegna delle maglie l’intervento del presidente Rigamonti Stefano Arosio, responsabile della Fondazione Opera don Bosco onlus La Sala del Cinema Excelsior Il vicesindaco di Sondrio Francesca Canovi e l’Assessore Raffaella Volpatti Il regista del film Daniele Pignatelli

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Progetto: “Scendi in Campo”

Presentazione del progetto “Scendi in Campo” “Ringrazio la Nuova Sondrio Calcio per aver scelto Albosaggia come partner di questo progetto, avendo individuato in questo territorio il luogo ideale per raggiungere gli obiettivi che l’iniziativa si propone”. Con queste parole il sindaco di Albosaggia, Graziano Murada, ha aperto la conferenza stampa di presentazione di “Scendi in Campo”, la proposta che parte dal nostro club e coinvolge il Comune alle porte del capoluogo. “Quando abbiamo incontrato i promotori del progetto e abbiamo ascoltato le finalità, abbiamo subito accettato la loro proposta” ha proseguito il sindaco. “Da una parte perché qui abbiamo Fondazione Albosaggia che si occupa dei ragazzi disabili, del loro sviluppo e delle prospettive di vita. Dall’altra perché questa iniziativa vuole sviluppare la pratica sportiva a 360 gradi, non coinvolgendo solo i soggetti che praticano lo sport, ma anche quelli più fragili e le associazioni presenti ne rappresentano le necessità, le istanze, i bisogni. Lo sport non è solo agonismo, ma in questa proposta diventa scuola di vita”. Il progetto illustrato oggi nella sala consiliare del Comune di Albosaggia si configura come un intervento di marketing sociale, che mira a promuovere l’inclusione, il recupero attraverso lo sport, contribuendo al benessere dei giovani e dei soggetti con disabilità nella nostra comunità. I partner coinvolti in questo progetto sono, oltre al Comune di Albosaggia, anche la Fondazione Albosaggia, la Cooperativa Sociale Contatto, l’Asd Polizia Penitenziaria e l’Asd Dappertutto. Il presidente della Nuova Sondrio Calcio, Michele Rigamonti ha espresso così il suo pensiero sulla proposta resa nota oggi: “Lo sport porta con sè dei valori che sono importantissimi per la crescita di un ragazzo. Questi progetti di inclusione realizzati con queste associazioni rappresentano il massimo. E’ stato scelto il Comune di Albosaggia perché dimostra come sia decisamente un passo avanti sia dal punto di vista sportivo che sociale”. “Il nostro ringraziamento va anche alla Regione Lombardia – ha proseguito Rigamonti -, perché grazie al contributo di questo ente è possibile realizzare questa iniziativa, con dei fini veramente nobili. E’ solo l’inizio però. Come Sondrio Calcio vogliamo portare sempre più avanti questa inclusione sociale con le associazioni e creare qualcosa di permanente, che possa ogni anno coinvolgere non solo il nostro club, ma anche il Comune e le associazioni di Albosaggia. Un esempio è la Polisportiva Albosaggia, che ha gestito nel migliore dei modi la Mini Wine Trail e con la quale stiamo lavorando tanto. Le strutture come palestre, campi, piste ci sono e insieme si possono raggiungere traguardi importanti. Grazie a tutti per aver accettato la sfida, che sarà solo una delle tante”. Alex Salvetti, rappresentante della società sportiva dilettantistica Dappertutto, ha spiegato le origini del sodalizio e come si è avvicinato a questa proposta: “La nostra realtà è nata da poco, all’interno dell’Unità spinale dell’ospedale Morelli di Sondalo. Insieme al Comitato Paralimpico ci siamo resi conto che molti pazienti al termine della degenza faticavano a trovare delle realtà sportive dove praticare qualche attività. Insieme al primario del reparto di Medicina dello sport, Walter Fumasoni, abbiamo pensato di creare questa associazione proprio per andare incontro a queste esigenze. Stiamo avviando dei progetti, ad esempio con l’handbike, un altro sul nuoto. Piano piano cerchiamo di fare del nostro meglio”. La Cooperativa Sociale Contatto, rappresentata nell’occasione da Valentino Morcelli, è nata dieci anni fa: “Attualmente gestiamo alcune comunità educative per disabili – ha spiegato Morcelli -. Con la Nuova Sondrio ci siamo trovati subito bene, abbiamo portato alcuni dei nostri ragazzi allo stadio a sostenere la squadra per la promozione in serie D. E’ evidente come lo sport in questo periodo veda le associazioni sportive in prima linea nel compito educativo, quindi questo progetto per noi ha un duplice significato: fare educazione ai nostri ragazzi, a tutti quelli che aderiranno al nostro progetto e farlo tutti insieme, in un contesto di integrazione e socializzazione che è l’obiettivo della nostra cooperativa. Le comunità non sono realtà a sè stanti, ma vivono e lavorano col territorio”. Fondazione Albosaggia, che si occupa di promuovere il territorio sia culturalmente che socialmente, ha al suo interno un servizio definito “SpaH, benessere in comunità”, nato dieci anni fa. Un anniversario che sarà festeggiato quest’anno con una bellissima mostra fotografica a Palazzo Pretorio, nonché con un pranzo previsto il 13 dicembre. “La Fondazione e il servizio SpaH esprimono grande soddisfazione per essere stati individuati come partner di questo progetto, perché crediamo che lo sport possa promuovere quell’inclusione che da sempre cerchiamo di realizzare – sono state le parole espresse durante la conferenza stampa da una rappresentante della Fondazione -. Lo sport promuove alti valori come l’amicizia, il rispetto, la condivisione, soprattutto aiuta a crescere dal punto di vista fisico e psicologico, questo per i nostri ragazzi è molto importante anche per farli accettare nella società, a cui possono dare molto”. Ivan Ciocchini di Aria marketing, responsabile marketing e comunicazione della Nuova Sondrio Calcio, ha indicato i passi che caratterizzeranno l’iniziativa, a partire dal primo progetto individuato chiamato “Un calcio alla disabilità”, in cui uno sport come il calcio sarà al centro di un tavolo di lavoro dove dovranno emergere proprio i valori sani che porta con sè. “Sarà un punto di partenza per un progetto che ci auguriamo porti anche altre realtà a unirsi alle iniziative che proporremo, mettendosi in rete e facendo fronte comune. A questo primo obiettivo se ne aggiungeranno altri, come quello per l’accompagnamento fisioterapico e posturale, quello nutrizionale, il tutto finalizzato a rendere il progetto interessante e battistrada per un percorso di lungo periodo”.

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